Il protettore del tempo

Piacevoli rimandi Stephen King, qui intercalati tra inventiva e contemporaneità.

L'Erudita Edizioni Release date:20-0e-2017

Codice Isbn: 9788867701810

Target:

dai tredici anni

Recensione

“Le lancette tutte insieme han da marciare Se non vuoi la stasi eterna far regnare. E han da non fermarsi mai Altrimenti sono guai!”

Lorenzo e Leonardo sono due cugini, due amici di certo diversi, ma molto legati tra di loro, tanto da apparire l’uno l’elemento complementare dell’altro. Sono loro i due principali protagonisti de “Il protettore del tempo”, fiaba contemporanea scritta con stile asciutto e dinamiche intriganti da Simona Cantelmi, (di certo) penalizzata da una cover art tutt’altro che adeguata. Infatti, proprio la copertina del libro appare l’unico punto scricchiolante di un romanzo ottimamente, pensato per la fascia degli young adults.

Una dinamica narrazione che, tra passaggi a tratti sbrigativi e un accorto pathos narrativo, riesce con abilità a ridare spolvero alle concettualità espositive di Propp. Infatti, inseguendo il più classico andamento fiabesco, lo status quo della quotidianità va ad interrompersi quando un’inesplicabile scoperta finisce per causare l’apertura di una misteriosa porta temporale, attraverso la quale il Re Osibos, sovrano del Regno Oscuro, conduce a noi il proprio esercito, istruito per soggiogare il genere umano.

Tra misteri, stanze oscure e incantesimi, l’autrice conduce il lettore tra le pieghe di un’eterna lotta tra il bene ed il male, in cui la resistenza degli oppressi vola verso un’inevitabile metafora storica legata al secolo breve e alle nere dittature.

Il romanzo, posto in un delizioso equilibrio tra sogno e realtà, riesce a superare la scelta ardita dei nomi qualunque (che alla lunga mostrano la loro debolezza), arrivando a bilanciare il percorso descrittivo con i piacevoli rimandi Stephen King, qui intercalati tra inventiva e contemporaneità.


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